Tre anni di interventi ed ora la “Scalinata Maggiore”, così è stata ribattezzata, è una delle più belle d’Italia.
Sessantacinque gli scalini, decorati a mano, con varie tecniche, dall’artista Rita Fantini, originaria di Montelapiano.
E’ una esplosione di colori e storie di vita della nostra comunità e delle sue tradizioni: dalla trebbiatura alla raccolta delle olive, dai girotondi ai messaggi di pace e di accoglienza”.
Gli scalini sono racconti a tinte varie che si snodano nel cuore del centro storico. “La musica, i portali e il sorriso, un sorriso accogliente di una comunità che si nutre gioiosamente di tante piccole cose”.
“Oltre alla scalinata – aggiunge il sindaco Arturo Scopino – sono state poste, lungo Via San’ Antonio, che collega la piazza principale, Piazza Croce, al belvedere che domina la Valle del Sangro, spaziando fino al Molise e alle montagne laziali (da ciò deriva “Montelapiano il Terrazzo d’Abruzzo”), ceramiche riportanti i detti popolari ad uso nel posto (es.: “Canda maje Capracott a cacciat le precoche?”, di Pasquale “de Remete”) e i soprannomi che caratterizzano le famiglie che hanno aderito all’iniziativa.
Un ringraziamento è dovuto a quanti hanno collaborato, all’artista Fantini, ai titolari delle ceramiche Paolelli di Roma; agli operatori economici che si sono impegnati per la realizzazione della scalinata (quali Domenico Schieda di Civitaluparella, Coedil4 di Alfonso Lafratta di Castiglione Messer Marino e Asterio Scopino di Villa Santa Maria). A seguire gli interventi sono stati l’ingegner Michele Carozza e la struttura tecnico-amministrativa del Comune. I cittadini hanno dovuto anche sopportare disagi, ma il risultato è splendido”. Ed è una sicura attrattiva turistica.